Studiare il Medioevo: il caso di San Martino delle Scale

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Il progetto di storia locale che andiamo ad elaborare, presenta delle caratteristiche che possono interessare e coinvolgere gli allievi della prima classe di una scuola media di primo grado o la seconda classe di una scuola superiore di secondo grado di una cittadina siciliana: un fatto di storia medievale e, in particolare, la dotazione di un carico di 24 botti di tonno a un convento di frati benedettini di S. Martino delle Scale da parte del Re Alfonso il Magnanimo.


L’USO DELLE FONTI PER LA RICOSTRUZIONE DEL PASSATO A SCALA LOCALE

La ricerca darà la possibilità agli alunni di “calarsi” in un contesto storico medievale, che, sebbene diverso dal mondo odierno in tutte le sue connotazioni (sociali, economiche, politiche), presenta delle analogie da un punto di vista geografico: consultando le fonti originali che descrivono, con dovizia di particolari, alcune zone geografiche del palermitano o del trapanese, tutt’oggi parzialmente riconoscibili e identificabili, sarà possibile dare un’interessante dimensione territoriale alla ricerca.

Sarà inoltre possibile capire l’importanza delle distanze fisiche fra una città e l’altra, gli ostacoli ai trasporti di persone e merci dovuto alla particolare orografia del territorio, i rapporti di dipendenza tra l’entroterra, brullo e arroccato intorno ad un castello o un monastero, e una zona costiera produttiva e brulicante di attività, i rapporti tra l’autorità imperiale e il mondo ecclesiastico, i delicati equilibri politici fra i due poteri, le procedure amministrative per garantire le forniture di merci, il panorama giuridico sul quale si basavano le contrattazioni dell’epoca (in questo caso un beneficio), le garanzie legali della concessione del beneficio (registrazione notarile, vidimazione delle firme dei contraenti, apposizione del timbro notarile e del sigillo imperiale).

Il beneficio del tonno a favore degli abati di San Martino delle Scale

Luogo: Monreale, provincia di Palermo;

Oggetto della ricerca: l’Abbazia benedettina di S. Martino delle Scale, ricostruita nel XIV secolo dal monaco A. Sinisio, riprende la sua nuova vita, dopo la distruzione avvenuta ad opera degli arabi nel IX secolo, grazie anche all’intervento del Re aragonese;

Tematizzazione: i rapporti tra Stato e Chiesa, la concessione di un beneficio tramite un atto ufficiale, il significato del beneficio e del privilegio;

Ricerca delle tracce del passato: in seguito all’attuale restauro dell’Abbazia in questione, si prende lo spunto per un sopralluogo e una visita al sito religioso, onde poter rilevare:

  1. La collocazione geografica e l’antica difficoltà d’accesso all’edificio monastico;
  2. La spiritualità dell’epoca attraverso le opere artistiche ed architettoniche elaborate dai monaci o da loro commissionate;
  3. Le pergamene e i libri da essi custoditi e/o prodotti;
  4. L’importanza assurta dall’ordine al punto tale da vedersi concessa dal sovrano cattolico un beneficio vita natural durante, tale da soddisfare le abitudini alimentari dei frati per tutto l’anno in maniera gratuita.

Contesto storico: la Sicilia, parte insulare del regno aragonese, tra i privilegi goduti dai baroni locali e dalla Chiesa;

Fonti: le pergamene del monastero custodite presso l’Archivio di Stato di Palermo, in particolare si esamina l’atto di concessione dell’utilizzo esclusivo, da parte dei monaci della suddetta abbazia, della “tonnina” pescata nel porto dei paesi viciniori. Sarà possibile integrare la ricerca con l’aiuto di una bibliografia appropriata, principalmente un manuale di storia medievale, un testo classico sulla storia medievale Autunno del Medioevo del Huizinga, testi di storia medievale ad opera di storici locali come Salvatore Fodale, Laura Sciascia ecc. 

Operatività: dopo aver assolto alle precedenti fasi, l’insegnante s’incarica di sviluppare una scheda esemplificativa che offra uno spaccato storico locale puntuale e di supporto alla ricerca, evidenziando i tratti caratteristici del periodo comuni a tutto il territorio regno di conquista degli Aragonesi (storia, economia, politica, diritto, società nel XV secolo), poi quelli particolari del luogo di cui si parla (realtà locali, individuazione dei potentati locali, rapporti tra personaggi locali e sovrano, rapporti tra personaggi locali e la Chiesa);

Consegna dei lavori: alla fine si tracceranno i risultati ottenuti, accompagnati da un’elaborazione scritta esaustiva (vedi obiettivi), uno schema riassuntivo che permetta di visualizzare le originalità emerse nel corso della ricerca, foto/disegni/stampe a supporto del lavoro compiuto a sostegno e testimonianza della veridicità dei risultati raggiunti. 

Conclusioni: nel caso specifico si dovrà evidenziare come la capacità d’influenza politica di alcuni personaggi dell’abbazia e il loro ruolo di mediazione svolto tra l’Impero e la Chiesa abbiano potuto tramutarsi in un beneficio a favore del convento stesso. Tramite il sopralluogo, lo studente si renderà conto della realtà geografica in cui il monastero era collocato e pensare alle difficoltà di contatto con la parte costiera e la città di Palermo (da vedersi come una maggiorazione del privilegio legato al trasporto del tonno e della sfera d’influenza dei frati sulla città nonostante la lontananza).

Tempi: relativi alla preparazione storica e alla lettura delle fonti bibliografiche, la lettura e la traduzione del testo originale in pergamena con l’aiuto dell’insegnante, il confronto tra le fonti raccolte utile a sviluppare l’elaborazione critica delle stesse, la stesura della relazione con lo schema e il corredo delle immagini. 

Il tutto potrà essere anche trasformato in opera multimediale, per poi essere presentato in un convegno ad hoc organizzato presso lo stesso istituto scolastico.


 

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