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OZARK – S2 E1: Riparazione / S2 E2: I rintocchi della campana

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S.2 – E.1: RIPARAZIONE

Dopo il ritorno dei Byrde a Ozark, si riparte. E’ un inizio per tutti: per la famiglia di Marty, che deve ricominciare dalla sottrazione del denaro da parte di Rachel, da Ruth, che prepara la casa per accogliere il padre uscito di prigione.

C’è una bella trama in tutto questo, un filo necessario che unisce tutto e tutti: per restare in vita o, almeno, per contenere il più possibile il rischio, è necessario dire la verità, essere del tutto sinceri. Quale occasione migliore per essere sinceri di quella di tenersi in vita?

Pensiamo adesso ai soli componenti della famiglia Byrde: ognuno di loro ha almeno un segreto. Wendy il fatto di aver avuto un’amante, Charlotte di essere andata a letto con uno sconosciuto dopo una birra, Jonah di essersi comprato un’arma tramite il ragazzo down del bar, Marty di aver assistito a una serie di omicidi pur continuando a tranquillizzare i suoi figli. Fuori da quella casa c’è altro: Ruth che ha ucciso i suoi zii, gli Snell che compiono svariati omicidi e approfittano delle messe per smerciare droga, l’omosessualità dell’agente Petty, il furto di Rachel… il luogo s’infittisce di nuove trame nascoste e di nuovi segreti…

Adesso, comincia il gioco delle verità: Marty confessa di aver fatto cremare il corpo di Garcia. «Avete ucciso altra gente?» chiede Jonah. «Adesso è il momento di andare a scuola» risponde Marty sorseggiando un caffè. Più noir di così…

Gli Snell attendono i loro nuovi partner in affari insieme a Marty su un terreno neutrale, il Blue Cat Lodge, non più a casa loro. Arriva un suv ancora più grande di quello che portava a bordo Del. Scende una donna dal volto vissuto e dallo sguardo deciso. Per prima le va incontro Marty, che le stringe la mano. Poi è la volta di Jacob e di Darlene.

Notiamo subito che è una sfida tra donne. Mi sembra che le donne in questa serie tv abbiano una particolare dimensione: sono forti, volitive, decise a tutto pur di far prevalere i loro scopi.

E’ questo uno dei fili conduttori più forti di Ozark.

La nuova donna scesa dall’enorme auto nera è Ellen Pearce, «l’avvocato di chi ti paga», dice espressamente a Marty. Nuove minacce di morte sigillano il loro accordo.

Mentre i Byrde sono impegnati a far sorgere il casinò sul lago, il padre di Ruth fa ritorno a casa, fra gli abbracci con i nipoti e una nota di disgustoso sentimento in stile Langmore.

Wendy trova il modo di contattare il senatore Charles Wilkes, un contatto politico utile per avere le autorizzazioni per il casinò. Paga 50.000 dollari per una cena di beneficenza in cui il politico sarà presente.

Mentre si reca al locale, Marty va a trovare Ruth a casa sua, dove si sta svolgendo una festa di accoglienza tra amici per il ritorno del padre. Ruth aveva delle richieste nei confronti di Marty, che accudisce totalmente, dopo aver messo in chiaro il fatto che i due non sono soci: +25.000 dollari l’anno e la possibilità di leggere e redigere i libri contabili.

La serata con Wilkes sembra procedere bene: Wendy adotta tutte le sue armi affabulatorie, che sembrano affini a quelle del marito. Wilkes sembra interessato. Intanto, Ellen, l’avvocato del cartello messicano, cerca di far luce sulla scomparsa di Del e si procura, con la violenza, il file della registrazione del prelievo del bancomat fatto da Ash, l’uomo tuttofare degli Snell, per far credere che Del fosse ancora a Chicago.

I Byrde si recano dagli Snell per portare la notizia della doverosa riparazione al grave torto inflitto al cartello: ma la proposta di pagare 4-5 milioni di dollari per la pace non viene accolta. Così, mentre Jacob sta sistemando la legna nel camino, attacca Ash alle spalle con un bastone e poi lo trafigge con un’asta di metallo. Scena trash davanti agli occhi spaventati di Wendy e Marty.

Anche Darlene è impressionata e piange sul suo cadavere: aveva una predilezione per quel ragazzo. Jacob lo considera come un saldo per il torto fatto al cartello.

Sulla strada del ritorno, Wendy ha una crisi di coscienza: «cosa stiamo facendo?» si domanda. «Le persone sono responsabili delle loro scelte e noi non possiamo sopportarne il peso», risponde Marty, pur ammettendo di essere stati fortunati per come sono andate le cose fino ad allora.

Come in Breaking Bad e in Better call Saul, un pizzico di fortuna aiuta gli audaci.


S.2 – E.2: IL PREZIOSO SANGUE DI CRISTO

Già dal secondo episodio ci accorgiamo che gli autori hanno allungato i tempi di messa in onda: la nuova serie dura almeno un’ora in luogo dei 45-50 minuti della prima serie.

Marty e Wendy sono impegnati nella costruzione di un casinò sul lago. Ma occorre una legge che ne sostenga la fattibilità e Wendy sfodera le sue armi per far leva sul senatore Wilkes e i potenziali contestatari della legge da approvare.

Nel frattempo, Marty manda Ruth ad acquistare un battello da destinare a casinò per accelerare i tempi. Piccolo inconveniente: il battello non ha motore e, dopo un breve alterco con il vecchio proprietario, Ruth chiede aiuto al padre perché lo trasporti con una chiatta.

Wendy assolda una spogliarellista per sedurre Foreman, il marito di una componente della commissione che dovrà votare o respingere la legge sui casinò e, dopo aver registrato un filmato compromettente per il politico, corre a ricattare la moglie.

Wilkes adesso sa che può averla vinta, manca solo l’irreprensibile senatore Blake, che provvederà ad allontanare dal congresso con uno stratagemma. La sera prima, però, sembra voler indietro il favore che sta facendo a Wendy… una sua prestazione sessuale? Non si capisce proprio bene, ma Wendy rifiuta, andandosene a casa. L’indomani ritorna da Wilkes e sempre più accondiscendente, Wilkes la informa che la legge passerà.

Il padre di Ruth muore dalla voglia di rapinare Marty, inoltre, nonostante i soldi in tasca, compie una vera e propria rapina a una bottega di alimentari.

L’agente Petty rintraccia Rachel.


 

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