Biografia di Nino Leotti, pittore siciliano appartenuto al Gruppo Corrente. Nasce a Barcellona Pozzo di Gotto (ME) il 13 giugno del 1919. Figlio d’arte, segue una vita avventurosa, da girovago, salvo poi ritornare nella sua città natale, accanto alla moglie e ai figli.
A Roma trova ospitalità in via Margutta, dove è in stretto contatto con Mazzullo, Guttuso, Purificato, Zavattini, Vittorio De Sica, Sebastiano Carta, Stefano D’arrigo, Salvatore Quasimodo che lo citano come uomo dall’animo curioso ed appassionato, amante dell’arte e della gastronomia.
Medaglia d’oro al Valor Militare quale combattente nella II Guerra Mondiale.
Per chi non l’ha conosciuto in vita, oggi ha la possibilità di farlo attraverso la sua mirabile produzione artistica che in questa sede si commenta.
Si è spento a Barcellona Pozzo di Gotto, il 7 febbraio 1993.
A Milano, la cerchia dei suoi amici pittori lo avvicina al gruppo Corrente, il movimento artistico-letterario coagulatosi intorno alla rivista “Vita giovanile”[1]. Qui, una fresca aria d’avanguardia stimola il suo animo di ventenne dinamico e ribelle, schiarisce il grigiore della caserma e delle trincee. Qui, in breve tempo, si radunano letterati e giovani artisti di ogni dove, soprattutto quelli che rifiutano l’adesione al regime mussoliniano. Il gruppo formula un’interessante quanto semplice filosofia, votata alla lotta contro le istituzioni, arroganti, faziose, repressive e contro l’intellettualismo dell’arte astratta, racchiusa in sé stessa, ermetica, insensibile.
[1] Periodico di letteratura, arte e politica uscito a Milano il 1 gennaio 1938 e che da lì a poco si chiamò “Corrente di vita giovanile”. Questa testata autonoma, soppressa da Mussolini nel maggio del 1940, era stata sovvenzionata dal Senatore del Regno Giovanni Treccani ed era nata per volontà del figlio Ernesto, pittore.