Documenti ecclesiastici
Dopo l’analisi dei documenti pubblici del Regno di Sicilia (periodo comitale, svevo, angioino, aragonese, viceregi) e quelli privati signorili (protonotaro, il primo notaio siciliano, cancellerie private) andiamo a una veloce sintesi dei documenti ecclesiastici.
DOCUMENTI VESCOVILI
Hanno la forma delle carte private.
I documenti vescovili si presentano sottoforma di lettera patente, pergamena oblunga e scrittura parallela al lato maggiore, con plica e sigillo pendente, protocollo sempre privo di invocazione, frequente l’arenga.
Corroboratio generica e raramente appare il nome del notaio, vi è l’annuncio dell’apposizione del sigillo e della sottoscrizione del vescovo. Segue la data.
DOCUMENTI SEMIPUBBLICI
Vengono emanati da autorità ecclesiastiche minori (vicari, abati, priori) e ricalcano i documenti solenni di tipo cancelleresco. Per il loro contenuto ‘grazioso’, sono autenticati da un pubblico notaio in mancanza di una cancelleria propria.
Nella corroboratio appare l’ordine dato al notaio di redigere il documento e di apporre il sigillo.
Scarica l’intero compendio gratuito di Diplomatica Siciliana tratto dal testo di Pietro Burgarella, Nozioni di Diplomatica Siciliana, ELS 1991.